Al mio corso di scrittura creativa è stato assegnato come
esercizio: "descrivi un conflitto". Ecco il mio.
La cosa che mi fa più paura è NON essere in viaggio.
Ogni volta che ho lo zaino in spalla, avverto il tessuto
ruvido che gratta sulle scapole, come volesse bucarle per fare uscire le ali.
Mi sembra di sentire il sapore di sale nel vento, la consistenza del terreno
sotto le scarpe in cammino. In tasca niente, nel cuore tutto. E poi,
trascriverlo. Se posso, se riesco.
E brucia, la ferita che lasciano le ali, ma dio mio la
libertà, brucia la lingua come il sale ma non posso stare senza.
Il punto è: sei sempre solo quando sei libero, davvero
libero? Forse.
Il mio conflitto è con la vita che va in linea retta mentre
io rotolo, cambio, scarto in continuazione. La mia paura è fermarmi o sentirmi
ferma. Vorrei crescere senza perdere le ali. E vorrei essere libera senza
essere sola.
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