Gina ogni
mattina passa almeno cinque minuti a toccarsi i capelli, ci infila le dita
dentro e li carezza dalla base alle punte, seguendo le loro onde coi
polpastrelli come a disegnare un mare in burrasca. Si dice che da giovane fosse
bellissima e la sua chioma di ricci avesse fatto quasi impazzire il maresciallo
dei carabinieri, che per lei aveva disertato i suoi doveri provocando un'ondata
di furti e scassi come non si era più vista dal '45, quando la libertà aveva
dato alla testa a tutti e si poteva comprare una radio rubata in piazza per mille
lire. Gina però aveva preferito sposare Enzo, che faceva il fornaio e lavorava
a una temperatura di quaranta gradi, poi usciva per andare a prenderla con il
corpo ancora caldo e quando facevano l'amore lei si sentiva squagliare fino
dentro le vene. Per uno scherzo del destino è morto per un colpo di calore in
spiaggia tre estati fa, e Gina è rimasta sola.
Deve pensare al
marito, Gina, quando prende il pane da tavola e se lo mette nel piatto senza
mangiarlo, covandolo come un tesoro. Mangia tutto il resto ma il pane no, e non
c'è verso di portaglielo via, bisogna aspettare la fine del pasto e solo allora
Gina lascia che il piatto venga ritirato, con il pane intatto. Magari lo fa
perché il pane è più duro delle pietanze da anziani e ogni tanto non le riesce
di masticare bene, muove la mascella in modo scoordinato, perché non si ricorda
più come si fa. Una volta le hanno portato via il pane dal piatto mentre guardava
fuori dalla finestra e quando se n'è accorta ha fatto una scenata tale che ci
sono volute tre persone per calmarla, strillava e piangeva come una bambina che
fa i capricci. Il pane, o Enzo, Gina non l'ha dimenticato. Tutto il resto
scivola via giorno dopo giorno, sbiadiscono i nomi dei figli, il giorno delle
nozze, il volto della madre, il nero dei suoi ricci che facevano impazzire.
Quando ogni mattina Gina li accarezza non si sa cosa pensa, o se pensa. Ma
mentre piano piano si dimentica come parlare, le sue mani conservano la memoria
della bellezza, del pane, dell'amore.
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