martedì 11 aprile 2023

A millennial's pray (Una preghiera come tante)

La morte.
È quella cosa che ti ricorda che provi ancora dei sentimenti
Soffocati dalle incombenze assenze distanze resistenze violenze quotidiane.
È quella cosa che senti esistere anche se non c’è, come l’amore forse.
La morte esiste nonostante l’assenza che crea, anzi proprio in forza di essa. La morte è qualcosa che non c’è. Possiamo dirlo di altro al mondo?
E il tempo che sprechi passando il tempo non l’allontanerà, ma non puoi fare altro.
Mi è stata data una seconda possibilità, e io
Oltre al senso di colpa tutto cristiano-capitalista di non stare facendo niente con questa possibilità
Mi sento in colpa con il tempo che passa, per non venerarlo e curarlo come un bimbo
Mi sento in colpa per ogni ruga che nasce partorita dalla pelle che invecchia
(quindi vedi che si può generare anche invecchiando)
Mi sento in colpa per non dire grazie abbastanza forte o spesso
Mi sento in colpa per non trovare parole adeguate per esprimere l’inadeguatezza
Mi sento in colpa per non saper sognare come un bambino, o un bambino
Mi sento in colpa per non riuscire a perdonare veramente ciò da cui vengo
Mi sento in colpa perché volevo scrivere un apologo e invece è un peana.
E soprattutto
Quando poi arriva
Basterà tutta la consapevolezza
Ad assolvermi?

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